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Normativa alimentare

Normativa sulla sicurezza del vetro per adeguamento BRC sulla produzione alimentare

Certificazione BRC 

Dal 1 luglio 2008 è entrata in vigore la versione 5 del BRC Standard che introduce notevoli modifiche alla versione precedente.

 

Introduzione

A seguito della crescente importanza della commercializzazione di prodotto a marchio della Grande Distribuzione Organizzata, le maggiori aziende della distribuzione hanno sentito la necessità di assumere nuovi obblighi e responsabilità nei confronti dei consumatori.

Di conseguenza le catene distributive hanno cominciato a studiare opportune misure per evitare incidenti in tutto il processo, dalla produzione alla distribuzione dei prodotti alimentari, verificando le prestazioni tecniche presso i siti di produzione dei fornitori avvalendosi di una struttura interna o affidandosi a enti terzi.
Con lo scopo di creare un riferimento comune per le valutazioni dei fornitori nasce, nel 1998, il BRC Technical Standard for Companies Supplying Retailer Branded Food Products, sviluppato dai principali nomi della distribuzione inglese.
In pochi anni il mercato alimentare europeo assiste ad un’ampia diffusione dello standard, anche oltre i confini britannici, che cambia il suo nome in “BRC Global Standard – Food”.

Lo schema BRC si propone di aiutare i retailer a soddisfare pienamente gli obblighi legali e a proteggere il consumatore assicurando che i fornitori di prodotto a marchio operino nel rispetto di alcuni requisiti fondamentali e di standard qualitativi ben definiti.
Ad oggi rappresenta uno degli strumenti più validi per la valutazione dei fornitori di marca privata, ma anche un riferimento per la “best practice” nell’industria alimentare sul quale molti operatori della filiera alimentare hanno basato i loro programmi di valutazione e qualifica fornitori.
Lo standard BRC ha riconoscibilità internazionale, in quanto approvato da GFSI – Global Food Safety Iniziative.
Solo gli organi di controllo accreditati a fronte della EN 45011 per la certificazione di prodotto possono svolgere verifiche a fronte dello standard BRC.
La certificazione BRC FOOD si applica ad aziende alimentari di trasformazione che operano per la Grande Distribuzione inglese e generalmente è un presupposto necessario per esportare i propri prodotti. 

 

Obiettivi e Vantaggi 

L’obiettivo principale della certificazione BRC FOOD è avere a disposizione uno strumento operativo comune per selezionare i fornitori di prodotti alimentari a marchio in conformità a sicurezza, legalità e qualità. Lo standard BRC assicura la presenza di questi requisiti imponendo il controllo sistematico di materie prime, semilavorati, prodotti finiti, ambienti produttivi e risorse che interagiscono nei processi.

Una certificazione in accordo allo standard BRC permette di:

– avere riconoscibilità internazionale in materia di sicurezza alimentare
– ampliare il ventaglio dei propri clienti; la certificazione BRC FOOD infatti è sempre più spesso un prerequisito essenziale per accedere al mercato
– tutelare l’immagine di chi immette i prodotti sul mercato
– garantire le aspettative e tutelare la salute del consumatore finale
– ridurre le verifiche ispettive di parte seconda (minori risorse dedicate alla gestione delle verifiche)
– integrare i requisiti dello standard con eventuali requisiti aggiuntivi specifici
– sfruttare sinergie ed elementi comuni ai sistemi di gestione per la qualità secondo le ISO 9000 e il metodo HACCP
– ridurre i tempi e i costi delle verifiche ispettive grazie a auditor qualificati anche su altri schemi (es. IFS)

Rischio Vetri nello standard BRC 

Capitolo 4 del nuovo BRC standard edizione 5

4.3.2 Edifici di produzione- muri, pavimenti etc. I requisiti delle finestre devono essere basati sulla valutazione dei rischi.

4.8 Controllo della contaminazione chimica e fisica del prodotto. Aree di manipolazione delle materie prime, preparazione, trasformazione, confezionamento e stoccaggio.
Devono esserci strutture e procedure adeguate per controllare il rischio di contaminazione chimica o fisica del prodotto.

4.8.4 Vetro plastica dura e fragile, ceramica e materiali simili.

4.8.4.1 Nell’aree in cui l’analisi del rischio ha identificato la possibilità di contaminazione del prodotto da vetro, la presenza di vetro deve essere esclusa. Ove ciò non possa essere evitato, ma il rischio sia gestito, il vetro deve essere protetto contro la rottura.

4.8.4.2 Per la gestione di vetro, plastica dura e fragile, ceramica o altri materiali simili, devono esserci procedure di documentazioni e implementate per assicurare che siano prese le necessarie precauzioni. le procedure devono includere come minimo i seguenti aspetti:
– elenco di oggetti con il dettaglio di collocazione, numero tipo e condizioni;
– controlli registrati delle condizioni di tali oggetti, condotti con specifica frequenza basata sull’analisi del rischio;
– dettagli sulla pulizia o sostituzione di tali oggetti per minimizzare il rischio di contaminazione del prodotto.
I professionisti del gruppo Madico – Tecnosolar presenti capillarmente su tutto il territorio nazionale con capacità tecniche professionali eseguono sopralluoghi per effettuare la valutazione delle vetrate esistenti (in materia di sicurezza e protezione), per la messa a norma e il ripristino delle funzionalità dei vetri in modo da impedire, in caso di rottura la dispersione di schegge nei prodotti o nelle merci.